Oltre i limiti, imprenditori a confronto

Oltre i limiti

Si è tenuto mercoledì 14 novembre il terzo ed ultimo appuntamento della tredicesima edizione de Il Cenacolo dell’Impresa organizzato dal Comitato Provinciale della Piccola Industria di Confindustria Verona e dedicato al mondo dell’imprenditoria veronese presso l’Hotel Veronesi la Torre di Dossobuono di Villafranca. L’incontro intitolato “Oltre I limiti – I fattori intangibili che consentono all’imprenditore di vincere le sfide” ha voluto offrire “Una cassetta degli attrezzi per l’imprenditore del futuro”, come recita lo slogan che ha accompagnato la serata.

L’obiettivo

L’intento è stato quello di approfondire strategie e strumenti che il piccolo imprenditore deve avere a disposizione e imparare a maneggiare per essere resiliente. Dalla capacità di cambiare continuamente, alla necessità di adeguarsi agli standard della grande impresa: sostenibilità, certificazioni, misurazione delle performance.

Gruppo Lapis Verona partecipa e sostiene queste iniziative perché crede fortemente nel confronto come strumento e crescita sia a livello di impresa che dei suoi singoli componenti. Un’apertura a nuovi modi di interpretare e vivere l’imprenditorialità. Condividere esperienze e rapportarsi con il tessuto produttivo è un passo fondamentale per rimanere aggiornati e crescere.

La serata di confronto: oltre i limiti

Tiziana Recchia presidente PMI, ha aperto la giornata di lavori con i saluti istituzionali, esprimendo la propria soddisfazione e quella del comitato per i 12 anni di lavoro che hanno preceduto questa edizione de Il Cenacolo dell’Impresa e che hanno visto partecipare 4852 imprenditori, per un totale di 52 eventi organizzati da quando è iniziata l’esperienza del Cenacolo. Un appuntamento annuale apprezzato perché parla la lingua dell’imprenditoria. Tiziana Recchia ha chiuso l’incontro rivolgendo un caloroso ringraziamento ai relatori per la semplicità, l’efficacia, l’umanità e anche l’autoironia con cui hanno condotto i propri interventi. Un ulteriore ringraziamento è stato rivolto alla squadra che ha organizzato l’incontro e al presidente Raffaele Boscaini.

L’intervento di Tiziana Recchia, presidente di PMI Verona che ha dato il via alla serata di confronto.

Gruppo Lapis Verona sostiene Il Cenacolo

Il nostro sostegno a Il Cenacolo dell’impresa è una testimonianza di quanto crediamo nel confronto e nella formazione, azioni indispensabili per la crescita di un’azienda – ha detto Marco Turrini, amministratore unico del Gruppo Lapis Verona andare oltre i limiti, come suggerisce il titolo della serata – è una sfida che le imprese devono affrontare quotidianamente. Il settore a cui apparteniamo, quello della cartellonistica pubblicitaria, è mutato enormemente in trent’anni e di conseguenza anche il nostro Gruppo ha dovuto, e saputo, evolversi abbracciando mondi apparentemente lontani dal nostro, come il digitale e le nuove tecnologie. Una scommessa vinta che oggi ci permette di competere e essere presenti sul mercato con mezzi innovativi e un vero e proprio percorso di impianti di ultima generazione nel territorio scaligero.”

oltre i limiti
Marco e Mirko Turrini sul palco durante il loro intervento a Il Cenacolo dell’Impresa.
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Un totem digitale messo a disposizione da Gruppo Lapis Verona per la serata de Il Cenacolo.

Oltre i limiti: la tecnologia

Mirko Turrini responsabile del dipartimento digitale del Gruppo Lapis Verona ha sottolineato che “Le nuove tecnologie, che nel settore della cartellonistica si traducono anche nell’installazione di schermi luminosi chiamati LedWall, ha impattato in maniera significativa sulla nostra attività. Questi nuovi impianti infatti hanno delle caratteristiche che rispondo alle esigenze del mercato e non solo. Sono adattivi all’ambiente circostante, modulando la luminosità secondo le condizioni di luce in cui si trovano, del meteo e dell’ora del giorno. Offrono maggior sicurezza in fase di installazione perché tutto viene programmato digitalmente da remoto. Sono ecologici perché escludono l’uso di carte e collanti. Sono potenzialmente molto utili anche per comunicazioni di tipo sociale o d’emergenza perché hanno la capacità di veicolare messaggi in tempo reale. Si è trattato di un cambio epocale per il Gruppo ma non solo – ha concluso Mirko Turriniperché l’innovazione tecnologia spesso supera quella normativa e noi abbiamo svolto un ruolo pionieristico a Verona, essendo i primi ad installare questo tipo di impianti sul territorio.”

Marco e Mirko Turrini sono intervenuti a Il Cenacolo dell’Impresa in qualità di sostenitori dell’iniziativa.

Gli interventi

Superare le paure: la capacità di aprirsi agli altri

Emanuela Lucchini presidente di ICI caldaie, azienda presente sul mercato da sessant’anni, ha spiegato chefin dai primi anni 2000 l’azienda si è posta domande sul futuro del mercato, della transizione energetica e della sopravvivenza dell’azienda stessa.

La svolta

Da lì è nato il laboratorio di ricerca, il vero e proprio spartiacque dell’attività aziendale. Andare oltre i limiti per Lucchini è stato condividere con altri partner la visione imprenditoriale, individuare quali fossero i fattori intangibili e agire di conseguenza. Aprirsi al confronto e alle collaborazioni, acquisire quelle competenze che non erano presenti in azienda ed esaltare i punti di forza come tenacia e innovazione. Il progetto è ambizioso, andare oltre il limiti, prevede la trasformazione, su larga scala, del biogas in idrogeno che potrà essere utilizzato per produrre energia elettrica destinata ad applicazioni residenziali, automobilistiche o industriali.

Un passo avviato rivolgendosi a Bruxelles con la partecipazione di altre aziende internazionali. La sfida per il futuro è dare un contributo fondamentale all’efficientamento dei processi produttivi dei clienti che non è solo elettrico.

Superare se stessi: la capacità di portare valore oltre i limiti

Fabio Di Giuseppe, direttore di Volkswagen veicoli commerciali, presente sul mercato da settant’anni. Secondo Fabio Di Giuseppe la risposta alla domanda qual è il limite è: “siamo noi stessi”.

Il manager deve uscire dalla propria zona di comfort, dalla paura di sbagliare, di gestire un insuccesso, altrimenti come si può essere leader? Per Di Giuseppe il giudizio sui propri collaboratori non va sull’errore, ma come reagiscono agli errori. Sono queste le persone che portano valore. Tenacia e resilienza come valori intangibili del manager. Si dice che per il 5% conti l’idea e per il 95% l’implementazione. E per quest’ultima serve tenacia, a volte la strada presenta ostacoli, si commettono errori di valutazione durante il percorso e bisogna cambiare direzione.

Oltre i limiti: delega e formazione

Altro valore intangibile è la capacità di delegare. Affinché non sia tutto urgente, l’imprenditore deve avere il tempo di pensare che direzione deve prendere l’azienda e imparare a delegare altre attività, in modo che non diventi tutto prioritario e ingestibile. Per tale ragione la formazione dei collaboratori diventa cruciale.

La capacità di porsi le domande giuste

Massimiliano Sechi, ideatore e titolare di Formazione Noexcuses alla domanda cosa significhi andare oltre i limiti, spiega che la risposta sta proprio nel porsi le domande giuste. Se in una situazione difficile o negativa continuo a chiedermi “Perché proprio a me?” non risolvo di certo il problema. Piuttosto devo chiedermi: cosa farei se avessi creato io volontariamente questa situazione? Dietro ogni ostacolo c’è la competenza per diventare quello che desideriamo, per trovare la motivazione giusta. Non sono gli altri che devono determinare chi siamo e quello che facciamo.

Oltre i limiti

Andare oltre i limiti significa non sprecare il dono della vita. I limiti ci fanno capire quanto crediamo in ciò che facciamo e quanto lottiamo per ciò che vogliamo. I limiti vanno: riconosciuti, analizzati e spacchettati in piccole parti per semplificarne l’analisi, bisogna allenarsi per superarli definendo una scala di priorità, agire e avere il coraggio di sbagliare e di essere giudicati.

Lungimiranza in azienda e fattori intangibili

Cosa succederebbe senza formazione in azienda? Una enorme perdita. Non formare il personale è come voler viaggiare in auto senza benzina. Secondo Sechi bisogna inoltre darsi la possibilità di cambiare direzione. Dopo anni di università o di esperienza in un ruolo, posso realizzare che la mia strada è un’altra perché sono più motivato, ho attitudini per farlo. Altro punto fondamentale secondo il formatore, è il clima aziendale che deve essere d’insieme. Si vince e si perde tutti insieme. Se le persone collaborano perché non si sentono in competizione tra loro, allora possono superare anche decisioni sbagliate, errori, ostacoli.

La partecipazione alla serata da parte delle imprenditrici e degli imprenditori è stata nutrita e interessata.